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Conferenza Mostri di confine (Drezzo, 22 aprile 2007)

SOFIA MATUONTO - CHIARA PAVESI
IL LARIOSAURO COME MARCHIO PER UN RISTORANTE

Il nostro è un progetto di comunicazione per un ristorante tematico di cui abbiamo studiato l’immagine integrata.
La nostra idea era quella di realizzare un progetto realistico e il più possibile concreto in ogni sua parte in modo che potesse, eventualmente, anche essere venduto a qualcuno che volesse aprire un ristorante.
Abbiamo scelto di ambientare il nostro ristorante sul lago di Como perché quest’ultimo è sempre stato un luogo ricco di storie e leggende, e infatti quella del Lariosauro si presta perfettamente al nostro progetto.
Ma cos'è esattamente il Lariosauro?
Si tratta di un mostro preistorico che sarebbe stato avvistato per la prima volta negli anni Cinquanta nelle acque del Lario, ma che è anche realmente vissuto circa 250 milioni di anni fa, come testimoniano alcuni fossili rinvenuti in questi luoghi. Le caratteristiche peculiari di questo animale consistono nella presenza di zampe palmate e di una cresta situata sul dorso del rettile [1] ed è proprio da queste sue caratteristiche che siamo partite per andare a definire il marchio/logotipo del nostro ristorante.
Ciò che volevamo era realizzare un marchio che raccogliesse sia le caratteristiche dell’animale che quelle del suo luogo geografico d’origine. Per questo motivo, dopo diversi studi dell’immagine, siamo arrivate alla realizzazione di un marchio/logotipo il cui rapporto è dettato da proporzioni specifiche e la cui configurazione definitiva rappresenta l’immagine stilizzata del Lariosauro che lascia intravvedere nei tratti somatici la conformazione geografica del lago di Como. La cresta ricorda infatti i monti a nord del lago, mentre le zampe ricordano la caratteristica forma a lambda del lago di Como.
Dopo la realizzazione del marchio, ci siamo occupate della progettazione delle sue applicazioni:
- il foglio lettera con i dati del ristorante e il secondo foglio con il solo logo;
- la busta in formato B5 il cui stesso concetto grafico potrebbe essere applicato a buste di formato maggiore;
- due ipotesi per il biglietto da visita: per il solo ristorante, con il logo negativo, e per i dipendenti, con il logo in positivo;
- il folder porta ricevuta, che prevede anche lo spazio per il biglietto da visita;
- due menù, uno per le pietanze, in blu, e uno per i vini, color panna.
Per quanto riguarda la presenza del logo sulla tavola, ogni cliente, arrivando al proprio posto, troverà un sottopiatto di porcellana blu con il marchio in negativo. Lo stesso concetto grafico è stato pensato anche per il piattino della tazzina da caffè.
È stato studiato anche un modello di grembiule per i camerieri con la relativa applicazione del marchio.
Infine, per quanto riguarda l’insegna, si è pensato di realizzarla in ferro battuto con il marchio scavato, per riprendere, come vedremo, i materiali utilizzati per l’arredamento.

La location del nostro ristorante è una villa dei primi del Novecento, situata sulle sponde del lago di Como, precisamente nel paese Faggeto Lario.
La villa è costituita su due piani e al suo interno i vari locali sono disposti in modo da essere accessibili attraverso un corridoio circolare.
Una terrazza dalla forma sinuosa abbraccia l’edificio sul lato bagnato dal lago, mentre sul lato opposto, la villa è immersa in un bosco naturale caratterizzato da elementi decorativi quali un pozzo e una cascata.
Caratteristica importante di questa villa è la possibilità di raggiungerla anche via lago, approdando nella suggestiva darsena situata sotto la terrazza.
Per ricreare l’atmosfera suggestiva data dalla leggenda, si è voluto creare un ambiente caratterizzato dalla contrapposizione di materiali grezzi come il ferro (utilizzato per i tavoli e le sedie) e i mattoni (presenti nel soffitto), e raffinati quali il lino (per la biancheria e il rivestimento delle sedie) e la beola (per i pavimenti).
L’idea è quella di far rivivere le sensazioni che si potevano avere all’interno di una locanda tipica degli anni Sessanta.
Le sale da pranzo presentano quindi un soffitto a volta in mattoni, le pareti con intonaco bianco e i pavimenti in beola.
Nello specifico, è stata progettata una sedia con una struttura in acciaio e rivestita dallo stesso lino panna usato per la tovaglia.
Per quanto riguarda la presentazione dei tavoli, al grigio scuro del ferro e al panna del lino, viene qui accostato il colore tradizionale blu presente nei sottopiatti, nei tovaglioli e nei menù.
Inoltre è stata progettata una tovaglietta in stile americano che verrà appoggiata sulla tovaglia. È in carta riciclata e sopra vi è rappresentato un disegno del Lariosauro con delle finte ed ironiche ricette di come potrebbero venire cucinate le varie parti del suo corpo.

Anche per quanto riguarda l’illuminazione è stato scelto un sistema che ricreasse l’atmosfera misteriosa e suggestiva voluta dai materiali: ad una luce d’ambiente vengono accostati dei lampadari a sospensione posti in corrispondenza di ogni tavolo.
Infine è stato scelto un genere musicale come accompagnamento ai pasti dei nostri clienti che può essere descritto attraverso l’uso di alcuni aggettivi: strumentale, moderno, new age, melodico, sperimentale.
I musicisti e compositori protagonisti di questo genere musicale sono: Penguin cafè Orchestra, Andrea Vollenweider, Ottmar Liebert, Sergei Rachmaninoff, Erik Satie, Ludovico Einaudi, George Gershwin, Philip Glass.
Sono stati scelti questi artisti in quanto sono accomunati da un sound elegante e melodico, ma nello stesso tempo compiono una sperimentazione degli strumenti musicali e del loro accostamento. Inoltre ricreano un suono etnico e astratto e anche un po’ sognante che quindi si adatta molto bene alla nostra storia, vera o fantastica che sia.
Importante per un ristorante di nuova apertura è un'efficace pubblicità.
Innanzitutto, dati gli sviluppi tecnologici e comunicativi, è fondamentale essere presenti sulla rete internet. A questo proposito è stato progettato un sito dove viene presentato il ristorante sia con la sua storia, sia con le sue capacità culinarie. Inoltre si possono trovare informazioni sul menu, sulla carta dei vini e sul luogo dove è situato il locale. Il tutto segue la grafica istituzionale del progetto.
Contemporaneamente all'uscita del sito compariranno intorno al lago pubblicazioni con presenti il logo del ristorante e il suo indirizzo web. Ne sono esempi dei piccoli volantini di forma quadrata distribuiti sulle spiagge in abbinato a dei palloncini e l'applicazione del logo su un traghetto dedicato e su piccole imbarcazioni da competizione.
In una fase successiva verrà svelato il significato del logo distribuendo dei volantini più ricchi di informazioni tra cui la data della serata inaugurale del ristorante. Appariranno anche delle locandine nei circoli e nelle fermate del traghetto in abbinato alla presenza del logo sui pannelli delle fermate dei trasporti su lago. Per un breve periodo usciranno anche dei trafiletti pubblicitari su "Il Corriere di Como" e su "La Provincia", i maggiori giornali locali.
Infine, un mese dopo l'inizio della campagna pubblicitaria, si terrà la serata inaugurale presso il ristorante, evento dove verranno mostrate le capacità e prelibatezze culinarie e durante il quale Davide Van De Sfroos, un cantautore del lago, racconterà la storia del Lariosauro immerso in un'atmosfera suggestiva e misteriosa.
Alla fine della serata ad ogni ospite verrà donato un piccolo volume illustrato narrante tutta la storia del Lariosauro, dalle sue origini ai suoi avvistamenti.

NOTA:
[1] La cresta è una caratteristica del "lariosauro" inteso come il mostro lacustre di cui scrissero i giornali nel 1946. Per quanto riguarda invece il Lariosaurus del triassico, i fossili mostrano che i processi spinosi delle vertebre del rettile erano molto brevi e questo ci fa escludere che avesse una cresta.

Sofia Matuonto e Chiara Pavesi si sono laureate in design della comunicazione al Politecnico di Milano con una tesi (Progetto di immagine integrata per un'attività di ristorazione, a.a. 2005-2006, relatore Maurizio Milani) in cui si ipotizzava l'uso del lariosauro come marchio per un'attività di ristorazione.