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DREZZO

Drezzo confina con Parè, Faloppio, Uggiate Trevano, Ronago e con la Svizzera.
Il territorio del comune occupa 1,93 kmq. L'altitudine varia da 259 m s.l.m. (in Valmulini) a 516 m s.l.m. (a nord in Spina Verde). Circa metà del territorio è compreso nel Parco Regionale Spina Verde.
Drezzo conta all’ultimo censimento (2001) 1003 abitanti.
Nel dodicesimo secolo Drezzo compare tra i centri che sostenevano Milano contro Como nella guerra tra le due città in un poema epico scritto da un poeta di basso livello denominato l'Anonimo Cumano. Per questo il borgo fu attaccato dai comensi che misero a ferro e fuoco un castello, caratterizzato da due torri gemelle al di sopra di un aspro colle. Di questo castrum non vi è a tutt’oggi alcuna traccia; c’è chi ritiene che al suo posto sia sorta la villa Franchi, caratterizzata da un caratteristico scorcio, e chi sostiene che il toponimo La Rocca, località del paese, derivi il suo nome da tale struttura. Nel Seicento il paese appare come un centro agricolo formato da quattro cascine, Cassina al monte (detta anche Cassina Rodiani e Ronco di sopra), Madonna S. Chiesa di sopra, Prevella, Rocca di sotto, e cinque mulini, Molinell, Peverell, Galett, Zeppett, Faustin.
Drezzo fu feudo dei Raimondi che vi traevano il censo del sale, delle carni e del vino. Altre nobili famiglie che furono proprietarie qui furono gli Odescalchi, i Franchi e i Rusca. I prodotti del paese erano cereali, castagne e foglie di gelso. Come nei paesi limitrofi era rinomato il vino tanto che Cesare Cantù raccontava nell’Ottocento: “Ad altri paesi di questo distretto può salirsi per la deliziosa via che staccasi da Como al ponte Molinello; e fra poggi popolati di villette e ombrose selve arrivasi a Cavallasca… Qui intorno possono visitarsi Parè, Drezzo, Casanova, Rodero, Caversaccio, Ronago, dai buoni vini bianchi”. Purtroppo dagli anni Trenta del secolo scorso queste colture vengono abbandonate.
Nel 1597 il paese contava 178 abitanti e 118 anime da comunione. Dai registri parrocchiali sappiamo che dal 1702 al 1840 il paese cresce passando da 228 a 450 abitanti.
Sotto Napoleone fu approvato l’accorpamento tra i comuni di Parè, Drezzo e Montano, che furono aggregati a Gironico. I quattro comuni restarono uniti sino al 1816, quando Drezzo, come pure Parè e Montano, riacquistò la sua autonomia.
Il primo censimento del Regno d’Italia nel 1861 ci dice che i drezzesi erano 476.
Nel 1928, Parè, Drezzo e Cavallasca furono uniti in un unico comune cui fu dato il nome di Lieto Colle, con sede municipale a Parè. I podestà di Drezzo e Cavallasca avevano assicurato che la gente dei due comuni era più che favorevole alla fusione, ma, in realtà, dopo la caduta del regime fascista venne richiesto di tornare alla situazione precedente. Le pratiche andarono per le lunghe e fu solo nel 1956 che venne soppresso il comune di Lieto Colle ripristinando i tre comuni da cui aveva avuto origine.
L'ultimo censimento (1921) prima della fusione dei tre comuni aveva indicato per Drezzo 728 abitanti, il primo dopo lo scioglimento di Lieto Colle, quello del 1961, ne aveva contati 772.

La parrocchia
La parrocchia di Drezzo appartiene alla diocesi di Como. Faceva parte della pieve di Uggiate. Oggi è compresa nella zona pastorale Prealpi. Il parroco attuale è don Giovanni Valassina.
La chiesa parrocchiale è dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano, risale al Seicento in luogo di una preesistente cappella. Oggetto di particolare devozione è l’antico santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, detta Madona da Gesa a volt. Accanto al quadro venerato che raffigura la Madonna in vesti regali con il bambino in braccio, sono pregevoli gli affreschi cinquecenteschi della facciata, nonché gli ex voto collocati nella navata destra. Le decorazioni interne furono affidate a Torildo Conconi, i pannelli che proteggono gli affreschi esterni ad Alberto Bogani. Nella settimana precedente la ricorrenza dell’Assunta (15 agosto) ogni anno vi si tiene un rinomato crotto enogastronomico.

La biblioteca
La biblioteca di Drezzo, intitolata alla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, è situata nel centro culturale comunale inaugurato nel dicembre del 2006. Ha una dotazione di oltre 12800 libri. L'attuale bibliotecaria è Thea Genovese. In precedenza è stata bibliotecaria Alessandra Tettamanti.
Orari e recapiti


Pagina scritta da Ivo Mancini (novembre 2006; ultimo aggiornamento: dicembre 2006)