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STUDI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

Gli “Studi” sono nati nel 1999 a Cavallasca per iniziativa dell’allora bibliotecario del comune Giorgio Castiglioni, al quale si era affiancato come prezioso collaboratore lo studioso di storia locale Ivo Mancini. La rivista cominciò come “giornale murale” (per la precisione, gli articoli erano esposti su uno scatolone di cartone posto su un mobile vicino al bancone). I contributi presentati durante l’anno furono quindi raccolti in un volumetto, affidando i disegni di copertina a Leda Lanzatella, allora agente di polizia municipale di quello stesso comune. A Cavallasca sono usciti tre numeri annuali. Altri numeri degli "Studi" sono stati pubblicati dalle biblioteche di Moltrasio e Parè.

CAVALLASCA
MOLTRASIO
PARE'

STUDI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI MOLTRASIO

1 (2001)
Presentazione dell'assessore alla cultura Matteo Missaglia
Giorgio Castiglioni, Pratiche religiose contro gli animali nocivi.
Esorcismi contro lupi e bruchi, preghiere contro le cavallette, una chiave-reliquiario che guariva dai morsi dei cani idrofobi.
Giorgio Castiglioni, Gattoni, Mercier e la letteratura utopica.
Dove fu scritto il primo libro italiano che immaginava un futuro utopico? Proprio a Como. Ne fu autore il canonico Giulio Cesare Gattoni.
Ivo Mancini, Il testamento di Gattoni tra realtà, menzogna e preveggenza.
Il canonico Gattoni tra realtà e letteratura. In appendice un testamento inedito, trovato ancora sigillato dall'autore.

2 (2002)
Giorgio Castiglioni, Sulle tracce del serpente con le zampe.
Tra il XVIII ed il XIX secolo, si credeva che questo grosso lucertolone, cui alcuni attribuivano quattro zampe ed altri solo due, vivesse realmente sui monti che costeggiano il nostro lago. Si diceva che potesse avvelenare lo sventurato che lo incontrava anche solo con lo sguardo, l’alito o l’odore. Del bestione si raccontava anche che amasse introdursi nelle stalle per succhiare il latte alle mucche, una curiosa abitudine che in diversi luoghi è attribuita ora ad uno e ora ad un altro animale: la lepre, il riccio, la salamandra, il succiacapre. E, spesso, i serpenti. A Moltrasio si parla ancora della biscia chiamata tetavach. Un altro leggendario rettile di Moltrasio (e di altri luoghi) è la bisa squerlera che si accontenta di bere il latte dalle scodelle. Una storia moltrasina narra di due fratelli uno dei quali lascia alla biscia del latte e riceve in cambio una moneta d’oro fino a quando l’altro fratello, non sapendo ciò, la uccide. E’ interessante notare come una storia simile provenga dal Galles. Nelle pagine dell’articolo incontreremo anche altri animali, reali (come il proteo o i coccodrilli imbalsamati appesi nelle chiese) e leggendari (dai draghi al gal bisaresch).
Ivo Mancini, Il lungo cammino della scuola materna di Bulgarograsso.
L’articolo ripercorre la storia della scuola materna a Bulgarograsso a partire dal 1899 sino alla costruzione del nuovo edificio, intitolato a don Francesco Sangiorgio.
Giorgio Castiglioni, Una vicenda di campane a Moltrasio (1803-1805).
Nel 1803, gli amministratori comunali di Moltrasio ritennero che fosse necessario rifondere le campane ed eseguire lavori di riparazione al campanile. I lavori furono appaltati con asta pubblica. In prefettura, però, giunse una lettera anonima che accusava pesantemente gli amministratori. Secondo l’autore della missiva, la campana non si era crepata per l’uso, ma era stata appositamente rotta. Secondo il segreto accusatore, dietro i lavori al campanile si nascondevano strani maneggi ed il lavoro era stato eseguito malissimo e con spese troppo elevate. Se sugli altri punti, in seguito alle informazioni raccolte, la prefettura ritenne che il caso potesse essere archiviato, per quanto riguarda le spese fatte, giudicò che il divario tra la somma prevista dalla perizia e quella poi effettivamente spesa era eccessivo e decise che la differenza, non autorizzata, dovesse essere sborsata dagli amministratori e dal cancelliere. Secondo una nuova perizia, però, la prima valutazione era erronea e la somma spesa non era uno scandalo.
Giorgio Castiglioni, Un miracolo mariano a Como.
Nel 1796, prima ad Ancona e poi in diverse altre località, in primis Roma, numerosissimi testimoni affermarono di aver visto delle immagini della Madonna muovere gli occhi. Le notizie dei prodigi arrivarono anche a Como. Ed anche a Como, nella chiesa di San Donnino, si gridò al miracolo: a muovere gli occhi sarebbe stata una statua della Madonna. Il canonico Giulio Cesare Gattoni si recò sul posto per verificare di persona.

3 (2003)
Giorgio Castiglioni, Le elezioni dei parroci nella pieve di Zezio.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento erano ancora numerose le parrocchie in cui il parroco veniva eletto, scegliendo tra candidati approvati dalla curia, dai capifamiglia e dagli estimati del paese. Così era anche a Moltrasio ed in altri paesi appartenenti alla pieve di Zezio. Dalle carte relative a tali elezioni emergono anche episodi curiosi, con accuse di brogli e di voti comprati.
Nick Sucik, Bestie misteriose dei Balcani: serpenti volanti e uomini selvatici.
Su rettili alati ed esseri simili a uomini che vivono allo stato selvaggio ci sono leggende e voci in più luoghi. Non fa eccezione la regione balcanica.
Lorenzo Frangi, Gli homeless a Como: le strutture (I).
Nell’articolo è analizzata l’attività di alcune delle strutture che a Como sono impegnate a favore dei senza fissa dimora (Centro di Ascolto e di Aiuto, Porta Aperta, servizio di distribuzione gratuita del vestiario, ambulatorio medico, Centro Beata Chiara). Continuerà nel prossimo annuario.


STUDI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI PARE'

1 (2003)
Giorgio Castiglioni, Il campanile di Paré alla fine del ‘700.

Il campanile aveva bisogno di riparazioni. Gli abitanti discussero in modo anche molto acceso se la copertura dovesse essere fatta in muratura o in rame o latta. Si arrivò anche a minacciare il boicottaggio delle offerte alla chiesa, se non fosse stata adottata la seconda soluzione. Da parte sua, l’artigiano incaricato del lavoro si preoccupava (come dargli torto?) che i ponteggi fossero “sicuri di stare sopra a lavorare”.
Ivo Mancini, La famiglia Rossini: miseria e nobiltà dei “conti” di Paré.
Tra infeudazioni e campane da riparare, le vicende di una famiglia che ebbe un peso decisivo, in quei tempi, negli affari della comunità di Paré.
Ivo Mancini, Lieto Colle: il paese che non c’era.
Dal 1928 al 1956, Paré, Drezzo e Cavallasca furono accorpate in un unico comune cui fu dato il nome di Lieto Colle. Dalle carte d’archivio emerge che all’inizio si era pensato ad una fusione di comuni che includesse anche Gironico e portasse il nome di Propelvezia Comense. Caduto il funesto regime fascista, gli abitanti vollero lo scioglimento dell’unione che, però, fu concesso solo nel 1956.
Giorgio Castiglioni, Don Graziano Porlezza da Drezzo, cacciatore di eretici.
Don Graziano Porlezza, sacerdote nativo di Drezzo, fu a lungo parroco a Colico, dove si impegnò nella lotta contro gli eretici con uno zelo che venne reputato eccessivo anche dal vescovo di Como. Il suo carattere focoso lo portò anche a dure liti coi vicari. I dissidi con una donna finirono addirittura in tribunale.

2 (2004)
Ivo Mancini, Cent'anni di ramina.
La "ramina" è la rete metallica posta sul confine tra Italia e Svizzera. Per gli abitanti di Parè e di Cavallasca il passaggio della frontiera era, però, necessario per le loro attività.
Giorgio Castiglioni, I libri parrocchiali nella pieve di Uggiate.
Da secoli nelle parrocchie vengono annotati battesimi, matrimoni, morti e cresime e compilati "stati d'anime". Nell'articolo si dà un resoconto della presenza attuale dei registri che contengono tali annotazioni e su ciò che, per divrsi motivi, è andato perso nel tempo.
Giorgio Castiglioni, Cavallasca negli atti del notaio Desiderio Campacci.
La famiglia Imbonati, i beni del prevosto del duomo, i parroci del paese, la peste, le mucche ed altro: tra le carte del notaio Desiderio Campacci Cavallasca compare spesso.
Lorenzo Frangi, Un vagabondo e il suo burattino.
Un fascicolo del Tribunale provinciale conservato presso l'Archivio di Stato di Como ha come allegato un burattino di cartone. Fu sequestrato ad un girovago piemontese arrestato nel 1860.

 

STUDI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI CAVALLASCA
(ristampa a cura delle biblioteche di Paré e Moltrasio)

1 (1999)
Giorgio Castiglioni, La visita apostolica di Giovanni Francesco Bonomi a Cavallasca (1578).
Bonomi visitò la diocesi di Como come delegato del Papa.
Giorgio Castiglioni, Un mostro nel lago di Como (1946).
Novembre 1946: il "lariosauro" compare sulle pagine dei giornali.
Stefano Rai, Il furetto di Leonardo.
Più che un ermellino, l'animale nel celebre quadro di Leonardo sembra un furetto.
Ivo Mancini, Devozione e tradizioni nelle sagre delle colline lariane.
Feste e sagre a Rodero, Drezzo, Bizzarone, San Fermo della Battaglia, Ronago e Trevano.
Giorgio Castiglioni, Uno strano animale ad Argegno (1954).
Un'intervista inedita alla persona che nel 1954 vide uno strano animale nelle acque del lago di Como ad Argegno.
Giorgio Castiglioni, Le visite pastorali a Cavallasca (I).
Le visite pastorali alla parrocchia di Cavallasca tra '500 e '600 e un cenno sulle confraternite.
Ivo Mancini, Villa Imbonati e la famiglia Butti nei rogiti del notaio Perti.
La storica villa cambia di proprietà.
Giorgio Castiglioni, Le visite pastorali a Cavallasca (II).
Le tre visite pastorali al paese nella seconda metà del '600.
Giorgio Castiglioni, Strani animali nel lago di Como (1957 e 1962).
Strani animali avvistati nel lago di Como. O, almeno, così dice la stampa.
Giorgio Castiglioni, Capre, lupi e lucertoloni sui monti dell'alto Lario.
All'inizio dell'Ottocento le capre erano uno dei principali argomenti di discussione nei consigli comunali di San Siro e Uniti. Si parlò anche della presenza di un lupo e in quella zona si raccontava pure di enormi lucertoloni che succhiavano il latte alle mucche.

2 (2000)
Giorgio Castiglioni, Misure oceaniche e inglesi in 1984 di George Orwell.
L'uso delle unità di misura nel capolavoro dello scrittore inglese.
Giorgio Castiglioni, Giulio Cesare Gattoni, Cavallasca ed il confine svizzero.

Episodi sul confine con la Svizzera raccolti dal canonico Gattoni, secondo il quale i più perfidi con i soldati fuggiaschi erano gli abitanti di Cavallasca.
Giorgio Castiglioni, Le visite pastorali a Cavallasca (III).
Le visite pastorali alla parrocchia nel '700, con un cenno sulla presenza di ostetriche.
Ivo Mancini, Villa Imbonati e la famiglia Butti nei rogiti del notaio Perti (II).
Altri documenti sul passaggio di proprietà della storica villa di Cavallasca.
Giorgio Castiglioni, Osservazioni meteorologiche, demografiche ed entomologiche del canonico Gattoni.
In una serie di carte di Pietro Paolo Raimondi si trovano alcuni scritti che sono da attribuire al canonico Giulio Cesare Gattoni.
Giorgio Castiglioni, Appendice a Misure oceaniche e inglesi in 1984 di George Orwell.
Rassegna stampa.

3 (2001)
Giorgio Castiglioni, La parrocchia di Albiolo in età moderna.
Le vicende della parrocchia tra miracoli, lupi e soldati.
Stefania Bonora, Restauro dell'affresco di Maria Vergine sullo scalone interno della Villa Imbonati di Cavallasca.
La restauratrice presenta la sua relazione sul lavoro eseguito.
Ivo Mancini, Le ultime volontà di due parroci di Cavallasca.
Gli interessanti testamenti dei curati di Cavallasca Felice Borghi e Giuseppe Arcioni.
Atto di battesimo di Giuseppe Arcioni, parroco di Cavallasca.
Rintracciato nell'archivio parrocchiale di Maslianico da Alessandro Casarico.
Giorgio Castiglioni, Le visite pastorali a Cavallasca (IV).
Con le visite del XIX e XX secolo si conclude la serie di articoli dedicati alle visite pastorali a Cavallasca.
Rassegna stampa.