BIBLIOTOPIA

GLI INCOMBUSTIBILI

KOLISCHY

a cura di Giorgio Castiglioni

 

Nel 1856, il settimanale comasco “Il Corriere del Lario” (n.44, 29 ottobre 1856, p.174) presentava ai suoi lettori Kolischy, un “uomo incombustibile” polacco che mostrava la sua abilità con piombo liquefatto, olio bollente, ferri roventi. L’autore dell’articolo attribuiva a Kolischy il merito “di ringiovanire il vecchio repertorio degli spettacoli di strada pubblica” con questi numeri, ma, a dire il vero, non si trattava certo del primo personaggio a presentarli. Tra gli altri, il nostro compaesano (nacque a Paré nel 1778) Giuseppe Leoni, conosciuto anche come monsieur Lionnet, mezzo secolo prima aveva acquistato fama internazionale esibendosi come uomo incombustibile. Qualche fedele lettore del “Corriere del Lario”, leggendo l’articolo sull’incombustibile polacco, avrebbe potuto ricordarlo visto che cinque anni prima (supplemento al n.46, 12 novembre 1851), Leoni era comparso sulle pagine del settimanale (ne parleremo prossimamente).
Ecco l’articolo su Kolischy:

L’Uomo Incombustibile.
Si parla da qualche tempo di questo personaggio che potrebbe dare dieci punti a una salamandra.
L’uomo incombustibile si è manifestato a Vienna; esso non cammina precisamente sui carboni ardenti, ma lo farebbe per poco che si mettesse alla pruova. Si contenta però di maneggiare piombo liquefatto, e bere olio bollente, esso prende un ferro rovente fra i denti e l’applica su i capelli o su la fronte secondo il gusto degli amatori.
Questo fenomeno è un Polacco chiamato Kolischy.
I fisici e i chimici dell’Impero Austriaco accorrono da cento miglia lontano per veder Kolischy e procurare di penetrare il suo segreto, giacché deve averne uno. Essi suppongono che quest’uomo prodigioso si unga di certi acidi prima di procedere ai suoi esercizi. – Ma quali sono questi acidi? Tutti i dottori tedeschi si scagliano in ricerche accanite, ma vi è ben poca gente che sia tanto devota alla scienza da prestarsi alle loro esperienze, e servire da soggetti sperimentativi.
Per questo si leggono ogni giorno sui giornali di Vienna degli annunzi presso a poco così concepiti: «Si dimanda un uomo di buona volontà per collaborare con uno scienziato a de’ travagli sull’incombustibilità. Dirigersi al dott. X… strada…. ec.».
Non mancano dei signori senza impiego che corrono all’invito con la speranza nel cuore, ma quando sentono che si tratta di scherzare coi ferri roventi se ne vanno più presto di quello che sono andati.
Succede spesso che il dottore è trattato da mistificatore e caricato d’ingiurie, troppo fortunato anche quando non gli succede che gli strappino la parrucca dal capo e la gettino per la finestra.
In questa penuria d’uomini di buona volontà gli scienziati tedeschi si spingono alle più orribili atrocità. Essi sacrificano il loro gatto, il loro cane, tutte le bestie di famiglia a delle esperienze raramente felici. Ultimamente si era fatta una folla innanzi alla casa d’un celebre professore di chimica, donde partivano de’ gridi lamentevoli e quasi come il fracasso d’una rissa. La casa fu circondata e fu sorpreso il professore nel momento di ammanettare la sua donna di servizio, sotto il pretesto che essendo entrata in casa sua come buona a far tutto, dovea anche cercare di rendersi incombustibile.
Un altro fisico, il dottor Strauss, (tutti gli scienziati tedeschi si chiamano Strauss) ha spinto l’eroismo fino a sperimentare sopra sé stesso, in mancanza di altri. Fu veduto l’altro giorno camminare per le strade di Vienna con un grosso bitorzolo su la fronte.
– Che cosa vi è successo? gli domandavano gli amici.
– Niente, niente, rispose, mi sono applicato una lastra di ferro rovente sulla fronte, per vedere se io era incombustibile?
– E non lo siete ancora?
– Interamente, no. – Ma non tarderà molto; ho la certezza di essere già incombustibile a metà. Tengo, oso dire, il secreto di Kolischy. Dimani faccio conto di versarmi del piombo liquefatto sulle cosce.
Non si conosce ancora il risultato di questa seconda esperienza.
Kolischy vide molti di questi sforzi tendenti a rapirgli il segreto. Esso è un personaggio nato evidentemente con una missione, quella cioè di ringiovanire il vecchio repertorio degli spettacoli di strada pubblica. –
Da molti secoli questo repertorio si compone esclusivamente di Ercoli che sollevano pesi di centinaja di rotoli.
Di donne con la barba – cani ammaestrati – coccodrilli impagliati – selvaggi che divorano pollastri e ciottoli crudi. –
Si potrà subito aggiungervi gli esercizi dell’uomo incombustibile.
E’ permesso, in effetto, di sperare che Kolischy non porterà la sua ricetta nella tomba, e che si deciderà a formare degli allievi. –

(da "Il topo di biblioteca" (Parè), n.26, luglio 2004, p.4; ripubblicato in "Magia", n.5, 2007, p.49)

 

(ultima modifica: ottobre 2007)